Liborio D’Agostino
Liborio D’Agostino è un artista versatile con radici palermitane, attualmente vive e lavora a Milano. Il suo percorso di studi nel liceo artistico e successivamente nella grafica d’arte a Palermo suggerisce una base solida nelle arti visive e nella progettazione grafica.
L’artista ultimamente ha partecipato all’evento di Artigiano in Fiera a Milano, un’opportunità straordinaria per esporre il proprio lavoro a un pubblico ampio e diversificato, consentendo di ottenere visibilità e feedback diretto dai visitatori.
Liborio D’Agostino esprime l’esigenza di voler trovare nuovi mezzi di comunicazione per veicolare l’arte, una sfida comune nel mondo contemporaneo, dove la tecnologia e i mezzi digitali giocano un ruolo sempre più importante nella promozione e nella condivisione dell’arte. Lavora con l’illustrazione, il tatuaggio e la pittura, il suo processo creativo per la realizzazione delle opere d’arte incomincia con la partecipazione a sessioni dal vivo con modelli, con lo scopo di aggiunge elementi di immediatezza e di autenticità. Le sessioni di disegno dal vero si concretizzano nell’attimo di catturare le forme e le espressioni del corpo in modo del tutto spontaneo.
L’approccio al disegno è istintivo, mirato a catturare rapidamente la posa in soli dieci minuti. La riduzione e la sintesi degli elementi sono aspetti chiave dell’arte, in cui l’artista, attraverso una sorta di “selezione visiva rapida”, cattura essenziale e crea una rappresentazione che si concentra sul nucleo della figura umana.
«Il disegno è una riduzione, una sintesi degli elementi: è sottrazione. Diventa un gioco istintivo, dove la carne è semi-astratta»
L’artista utilizza il carbone su carta per i disegni definitivi, offrendo una gamma di toni e una profondità visiva molto interessante. Durante le sessioni in Atelier realizza tutte le pose per poi lasciarle “ferme” per due settimane, a posteriori struttura il lavoro pittorico attraverso la memoria, adoperando pastelli cretosi della Sennelier.
La tecnica di lasciare le opere “ferme” per un periodo di tempo, prima di lavorare con la pittura, aggiunge spessore e complessità alle opere. Questa fase di riposo consente una sorta di sedimentazione dell’esperienza visiva ed emotiva, rendendo il lavoro pittorico più ricco e stratificato quando arriva all’elaborato finale. L’approccio alla pittura attraverso la memoria è affascinante, poiché permette di interpretare e rielaborare la conoscenza in modo personale e sensibile.
Le opere d’arte mostrano visivamente il linguaggio del corpo con l’insieme del simbolismo non verbale dei gesti, dell’espressioni del volto, delle posture e dei movimenti; trasmettono informazioni, emozioni attraverso l’utilizzo dell’immagine. L’artista ha la capacità di evocare questi segnali involontari e deliberati del corpo, che delineano la parte più intrigante della comunicazione umana. Gli elementi grafici circolari dal colore rosso mettono in evidenza parti specifiche dell’anatomia umana, aggiungono un senso di continuità per enfatizzare un punto centrale.
L’opera “Inside” ritrae una donna che ha scoperto di essere incinta e il cerchio rosso è posizionato sulla pancia allargandosi sulla sfera sessuale femminile. In un altro dipinto “Raccolta”, la donna abbraccia il suo corpo e il cerchio rosso in cui è inserita, come simbolo di chiusura, riflette sulla condizione della malattia mentale.
I corpi si ispirano ai disegni di Gustav Klimt, di Egon Schiele e al periodo della secessione viennese. Nelle immagini figurative il colore predominante è della tonalità dell’ocra, il rosso è adoperato per evidenziare le articolazioni e, i verdi scuri per creare un forte contrasto e una profondità visiva dei corpi. La palette di colori evoca sensazioni di passione, vita e anche tensione emotiva a seconda del modo in cui vengono utilizzati.
I concetti che l’artista non riesce ad approfondire in ambito pittorico li ricerca con la tecnica del tatuaggio. Risulta essere un lavoro parallelo e, con tecnica differente decide di trattare altre tematiche: sono presenti i disegni delle mani e degli sguardi. Liborio D’agostino sta scrivendo un nuovo progetto “Born with Horns”, nati con le corna: proporrà ritratti dal vero di alcuni personaggi italiani che hanno ispirato e segnato il suo percorso creativo.
La raffigurazione del nudo è una scelta estetica, che si concentra sulla moltitudine dell’involucro della pelle e sulla sua varietà delle posizioni e forme del corpo, mostra una verità che va oltre la bellezza canonica o i corpi considerati canonici. Il corpo umano è inteso come qualcosa che rifiutiamo, troppo spesso soggetto a stereotipi e ideali di bellezza imposti dalla società. L’artista pone l’osservazione sugli sguardi “persi” delle persone che sembrano non porsi domande, rilevando una sorta di disconnessione o distrazione rispetto alla vera essenza delle cose. La riflessione ricade sul contemporaneo desiderio di “apparire” in cerca della visibilità e del riconoscimento agli occhi degli altri.
«Le persone investono risorse ed energie in qualcosa di più grande per essere notate, anche se a volte ciò che è esteriore non riflette necessariamente la complessità interiore o la vera identità».
A cura di DIANA SCIĀ